Lopez-Massimo

Al “Cilea” il 9 Gennaio arriva Massimo Lopez con “Sing and swing”

di Grazia Candido – Massimo Lopez apre l’anno nuovo al teatro “Cilea” con il suo “Sing and swing”. 

L’Officina dell’arte nonostante le feste, continua imperterrita a lavorare per la città e nella sua stagione teatrale ha inserito sabato 9 Gennaio un fuori abbonamento con l’attore marchigiano che rivisiterà classici della canzone dagli anni trenta ai cinquanta. Il noto comico, doppiatore e imitatore, di recente volto del programma Rai “Tale e quale show”, ha iniziato una nuova carriera e, dopo una lunga gavetta teatrale, i fasti come attore comico del trio con Anna Marchesini e Tullio Solenghi, tormentoni pubblicitari di successo, nella massima culla dell’arte reggina riproporrà brani resi celebri da interpreti quali Frank Sinatra, Tony Bennet, Sammy Davis jr, ritagliandosi spazi in cui intratterrà il pubblico con le gag, i monologhi e le imitazioni che lo hanno portato al grande successo popolare.

“Non sarà un semplice concerto ma uno spettacolo di massima intensità dove rinnoverò il repertorio di classici dello swing regalando agli spettatori pietre miliari di autori quali Cole Porter, George Gershwin, Jimmy Van Heusen, Richard Rodgers e molti altri – anticipa l’attore Lopez – E tra le note di “Night and day” a “Chicago”, da “I have got you under my skin” a “New York, New York” fino a “My way”, senza trascurare alcuni successi della canzone italiana quali “Ciao ciao bambina” e “Volare” di Domenico Modugno, farò un viaggio accarezzando quei capolavori che hanno accompagnato le nostre vite. Venire a Reggio Calabria grazie all’Officina dell’arte è una doppia fortuna: rivedrò una delle città più belle del Sud e poi riabbraccerò un popolo che ha sempre lottato rialzandosi dalle macerie e mostrando la sua dignità e l’amore per la sua terra”.
Tante canzoni ma anche divertenti imitazioni con politici del passato e del presente, dalla ministra Cancellieri a Romano Prodi, da Antonio di Pietro a Mario Monti, e alcuni grandi Papi della storia. Divertenti siparietti ed irresistibili imitazioni arricchiranno così uno show elegante e comico che farà riflettere oltre che sorridere. Insieme al poliedrico ed eclettico artista, sul palco anche i musicisti che lo seguono ormai da un decennio, la “Jazz Company” guidata dall’arrangiatore e saxofonista Gabriele Comeglio, Fabio Gangi al pianoforte, Ezio Rossi al basso e Marco Serra alla batteria. Massimo per quasi due ore di spettacolo, mostrerà il suo amore coltivato per lunghi anni e sbocciato poi grazie alla collaborazione con una delle più prestigiose formazioni jazz e swing italiane, la big band ormai protagonista con l’attore di varie tournée teatrali. Tra una canzone e l’altra, Lopez con le sue voci e personaggi del mondo dello spettacolo, della politica, dello sport farà “esplodere” il teatro Cilea conquistandosi meritati applausi. –

Spettacolo – 10 Dicembre – Dario Cassini

Si ricorda la data del prossimo spettacolo che si svolgerà Giovedi 10 Dcicembr 2015. Nostro gradito ospite sarà Dario Cassini, famoso cabarettista di Zelig e Colorado.

Il botteghino al Teatro Cilea sarà aperto nei segueti giorni:
Mercoledi – Venerdi – Sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00  e dalle ore 16.00 alle 19.00
Domenica dalle ore 17.00 alle ore 19.00

Officina dell’arte (3)

TRE – Spettacolo divertente, gli spettatori riempono il teatro Cilea.

L’Officina dell’arte sbanca il teatro “Cilea” e i cittadini si riappropriano della massima culla dell’arte reggina. Ieri sera, grande debutto della compagnia teatrale diretta dal maestro Peppe Piromalli che fa il pienone con la commedia “Tre” di Smiters facendo impazzire dalle risate il pubblico.

Una storia divertente il cui protagonista, un autista bigamo Cesare Finocchio (alias Peppe Piromalli) è l’artefice di una serie di equivoci, coincidenze e bugie. Il team Officina prima di salire sul palco, ricorda le vittime della strage di Parigi e a loro dedica un pensiero di fratellanza e amore. In un ritmo infernale dove non mancano inaspettati colpi di scena con l’austera Patrizia Britti (la moglie Paola), l’affascinante Tiziana Romeo (la seconda moglie italo francese Lucia), il frizzante amico di famiglia Antonio Malaspina (Bartolo), il gaioso vicino di casa Giorgio Casella (Pasqualino Uccelloamare), i carismatici brigadieri Agostino Pitasi e Mariella Fortugno, la giovane fotografa Luisa Zappia, si districa la storia del camionista apparentemente innocente e svampito. Continui sono gli applausi che condividono quella comicità semplice, diretta e brillante portata in scena dagli attori dell’Officina abili a costruire uno spettacolo leggero, esilarante e godibile. Si respira l’affiatamento di un gruppo di artisti, amici prima e professionisti dopo, che sanno tenere un palco importante e che, pur sentendo la “pesantezza” di questa prima, sono riusciti per due ore a catalizzare l’attenzione di grandi e bambini senza mai abbassare i toni.

La platea a volte si trasforma in un quadro di luci: gli spettatori alzano cellulari e ipad per immortalare le scene più esilaranti e dai palchi superiori risuonano le urla di chi grida a quei “folli” attori: “bravi, ci avete restituito il nostro teatro”. Nonostante ciò, il team Officina prosegue con umiltà la sua “missione” ed essendo un testo importante ma dai toni sobri si coglie la bellezza di quella improvvisazione a volte tirata fuori dal sorprendente duo Piromalli-Malaspina. Curata nei dettagli la scenografia di Carmelo Lo Re che ricostruisce le due case del fedifrago Finocchio dove si alterna una squadra di attori capace di evocare atmosfere popolari e raffinate con una forte carica di energia scenica. E poi c’è lui, l’istrionico, vero animale da palcoscenico Piromalli che raccontando quello spicchio asfaltato di mondo familiare ha dimostrato di sapersi confrontare con un testo di grande forza emotiva e teatrale, comica ed etica al tempo stesso. Sul finale, gli spettatori si alzano in piedi ed omaggiano gli artisti con lungo e caloroso applauso ed è il forte rumore di mani ad indurre il leader Piromalli con l’ultimo filo di voce rimastogli a dire: “Grazie, vi amo”. A dimostrazione che “una volta sceso in campo non puoi fuggire o nasconderti, devi batterti con coraggio, lealtà e altruismo”. E l’Officina dell’arte anche sta volta, ha vinto la sua “battaglia”.