Spettacolo “Dietro la Porta” – Battaglia e Miseferi

Tutto pronto per la prima nazionale a Reggio Calabria dello spettacolo “Dietro la porta” scritto e diretto da Gianni Quinto ed inserito nella kermesse teatrale dell’Officina dell’arte il prossimo 27 Febbraio al “Cilea”. Protagonisti della storia sono Armando e Giovanni, interpretati dagli attori Giacomo Battaglia e Gigi Miseferi, uniti dal solo fatto di aver vissuto la loro esistenza senza una fissa dimora, o come giusto dire da barboni. Entrambi morti, si ritrovano in un luogo sospeso dopo la vita e non avendo nessuna informazione sulla morte, non sanno se l’attesa davanti ad una porta sia il preludio a qualcosa che verrà. Inizia una lunga e strana conoscenza, fatta di discorsi privati, che ben presto diventano collettivi. Parlano della società e, senza mai giudicarla, la descrivono con semplici parole, loro che per tutta la vita sono stati spettatori silenziosi e invisibili. Un incontro metafisico tra due uomini ai margini della società; due ottiche differenti, due modi di guardare il mondo attraverso la medesima condizione. Entrambi hanno fatto delle scelte e, in queste scelte, l’unico punto di confronto che hanno vissuto nell’oblio e che hanno fatto dell’abbandono il loro prezioso ma decadente mezzo di comunicazione. Ed è proprio nella continua e stressante percezione di “esseri invisibili” che i barboni trovano un impagabile compagno di viaggio.

“E’ la maturazione di due uomini che passa attraverso diversi modi di esprimersi, dal silenzio al rapporto affettivo, fino ad arrivare alla presa di coscienza che si può influenzare al meglio qualsiasi ambiente una volta scelto – affermano i protagonisti – E lo fanno pensando, agendo, essendo loro stessi”. Una commedia tragicomica dove Giacomo e Gigi, attori di calibro, faranno riflettere tra sottofondi musicali di Sandro Scialpi, strappando anche qualche sorriso con alcuni racconti dove si ironizza sulla condizione di barbone e sulla vita che è cambiata in poco tempo.
“Abbiamo voluto inserire nel cartellone dell’Officina questa prima nazionale che parla di uno spaccato della società dando voce a due barboni che lo descrivono con semplici parole, loro che per tutta la vita sono stati spettatori silenziosi e invisibili – spiega il maestro Peppe Piromalli – Nelle nostre città vive un popolo marginale che non ha casa e fa della strada il proprio ambiente di vita: i clochard. La sofferenza più grande per i senzatetto non è la mancanza di un letto per riposare o di un pezzo di pane ma l’umiliazione di essere sfuggiti come cani randagi, di essere evitati, di non avere nessuno che dia la buona notte. Di non essere considerati uomini, con una dignità e un ruolo proprio nella società. I senza dimora non costituiscono una categoria sociale speciale. Non sono una fatalità. Sono la conseguenza della spietata organizzazione della società del profitto. Sono vere vittime”.
Dopo la prima a Reggio, lo spettacolo sarà in scena a Roma, in Puglia, in Sicilia e in altri teatri del Nord Italia. –

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