Spettacolo – “Torno a scuola… un anno dopo”

Dalla Capitale a Reggio Calabrese pronto al debutto con la sua terza opera scritta a 4 mani, “Torno a scuola...un anno dopo”, il comico si esibirà a Roma il prossimo 8 aprile e con le sue esilaranti imitazioni tratterà una delicata tematica: la riforma della scuola
 
Debutterà a Roma, al teatro Tirso de Molina, il prossimo 8 aprile sino al 12 con lo spettacolo "Torno a Scuola... un anno dopo" per poi scendere a Reggio Calabria dal 17 al 19 al “Politeama Siracusa”.
Gennaro Calabrese si rimette in gioco con la sua terza opera teatrale scritta a 4 mani insieme a Gianluca Irti. Prima di parlare delle novità dell’inedito show che però vedrà sul palco il team dell’anno scorso, le ballerine Valeria Palmacci e Licia Cricchi e l’attrice Valentina Paoletti nella doppia veste di bidella e giudice, il cabarettista ed ex voce degli “Sgommati” citiene a precisare che «lo spettacolo è una coproduzione Kabuki e Officina dell’Arte alla quale va l’enorme merito di aver riportato in città il teatro».
«Si parla spesso di arte, direstituire ai vecchi fasti il Cilea ma perché non si parla di quello che è riuscita a fare da sola l’Officina dell’Arte al Siracusa?».
Il team del maestro Piromalli ha tirato fuori il vero senso del teatro, ha ridato autenticità ad un tempio storico della città, che aveva la necessità di vivere le sue essenze, i suoi professionisti, le sue arti».
Si ritorna quindi tra i banchi della scuola media – elementare “Watson” che, dopo aver superato la crisi economica dell’anno scorso grazie all’intervento di Gennaro e alle sue “conoscenze artistiche”, oggi chiede aiuto ad un uomo condannato ai servizi sociali per il reato di “falsa identità”.
«Pur non essendo né un professore né un dirigente scolastico, proverò a salvare l’istituto – afferma Calabrese - Saranno proprio le mie imitazioni e l’aiuto di una scorbutica ma leale bidella, a consentirmi di convincere i genitori ad iscrivere i propri figli in quell’istituto».
Come mai ha scelto di riportare a teatro questo tema? 
«Il premier Renzi sta lavorando sulla riforma della scuola e, anche se la tratterò col sorriso, è una tematica molto delicata. Divertenti saranno gli sketch con una giudice inflessibile, la strana bidella, il boyscout Renzi, i curiosi
Salvini e Merkel, i professori Giurato per l’italiano, Grillo per la chimica, Celentano con il suo inglese “molleggiato”. E poi ci sarà un simpatico alunno innamorato della poesia».
Lo spettacolo affronta anche altri temi attuali come l’integrazione religiosa e l’ipotesi di inserire lo studio dei testi di grandi cantautori italiani nella storia della nostra letteratura.
«Il Governo dovrebbe fare qualcosa di serio per tutelare l'anima di ogni scuola: gli insegnanti ma anche non lasciare opere musicali di indiscutibile bellezza fuori dalle aule. La scuola è fondamentale per la diffusione della cultura delle differenze, della ricchezza delle differenze e il primo passo verso l’integrazione è conoscersi.Ho pensato a questo spettacolo adatto alle famiglie, agli adulti, ai bambini per strappare sì tanti sorrisi ma anche far riflettere i potenti che la buona formazione è tutto nella vita. Spero solo di essere all’altezza e soddisfare le aspettative della gente che sino ad oggi, mi ha dato fiducia».
Per il secondo anno debutta a Roma e seconda tappa Reggio Calabria. Non ha pensato di invertire la rotta?
«Debuttare a Roma è una forma dirispetto per una città che mi ha adottato. E lo è anche per Reggio perché arriverò con uno spettacolo già rodato. Anche quest’anno, lo show ha mantenuto un prezzo popolare accessibile a tutti perché per migliorarci abbiamo bisogno direspirare, vivere l’arte. Una città senza teatro è una città morta, spenta».
(Gra.Ca.)

Spettacolo – “Non solo Classica”

Ancora una volta, torna protagonista assoluta la musica. Domenica 15 Marzo alle ore 20,30 sarà in scena al teatro “Siracusa” l’Orchestra filarmonica giovanile “Francesco Cilea” con “Non solo classica”, un concerto che metterà in mostra la bravura di un complesso nato nell’Ottobre del 2013 dalla volontà di musicisti reggini di unire le esperienze da loro maturate in prestigiose orchestre nazionali ed internazionali. L’orchestra, diretta dai maestri Dario Siclari e Francesco Pepè, vedrà sul palco 110 giovani elementi impegnati in una partitura che spazierà da autori classici al jazz, dal latino al rock e pop. L’evento, rientra nella programmazione dell’Officina dell’arte, compagnia teatrale diretta dal maestro Peppe Piromalli che, quest’anno, ha realizzato una stagione artistica che, sino a Maggio, porterà in riva allo Stretto artisti locali e nazionali, compagnie teatrali e tanta buona musica live.
“La musica classica che viene portata avanti dalle nuove generazioni, è un impegno che serve a conservare e mantenere un’arte così importante che spesso viene messa da parte a favore di un genere di musica più moderno e contemporaneo. Non è così per l’orchestra Cilea che invece, propone un repertorio classico eseguito sempre con energia e intensità travolgenti – afferma l’attore Piromalli – Tutti i musicisti hanno una particolare cura della qualità del suono orchestrale e regaleranno al pubblico suoni caldi e avvolgenti. Domenica, oltre ad eseguire la musica dei grandi compositori spazieranno tra i diversi generi musicali senza tralasciare i temi della grande tradizione – conclude Piromalli – La partitura scelta traccerà un percorso artistico delineato da un’orchestra dalla raffinata sonorità ma, soprattutto, metterà in mostra grandi interpreti abili a rileggere i classici restituendo nuove prospettive e spunti. L’obiettivo dell’Officina dell’Arte è far diventare la musica poesia e la poesia musica”.
La musica permette di crescere spiritualmente e mentalmente. E’ l’arte che riesce a riconciliare la volontà e l’anima. E domenica, questo importante compito è affidato ai professionisti dell’Orchestra “Cilea”, patrimonio umano ed artistico che si è già distinto per il suo altissimo valore. (Gra.Ca.)

Torna il teatro da ridere al Siracusa di Reggio Calabria …. di scena il “Nuovo Teatro Aquila”

Dopo la performance superba del maestro Severino, l’Officina dell’Arte è pronta ad accogliere presso il Teatro Siracusa la compagnia teatrale:

“Nuovo Teatro Aquila” con una esilarante commedia in due atti scritta e diretta da Roberto Mandica dal titolo “B&B di sabato”

…..La famiglia Di Sabato, titolare di un modesto B&B, sta attraversando un periodo di forte crisi economica, per via dell’assoluta assenza di clienti.Per il capo famiglia, Francesco Di Sabato, le colpe sono d’attribuire ai titolari di un lussuoso albergo, aperto da poco nelle vicinanze.La figlia maggiore è segretamente innamorata di Giulio Catania, figlio del Cavaliere Catania, proprietario del predetto albergo. Far accettare Giulio dai propri genitori, specialmente dal padre, è un impresa ardua e se tutto ciò non bastasse, ecco arrivare un esattore delle tasse, incaricato a riscuotere quanto dovuto dall’erario per imposte non pagate.La somma richiesta, pari a 1500,00 euro, ovviamente non è nelle disponibilità della famiglia e dovendo prendere un po’ di tempo per trovare il denaro necessario, la signora Di Sabato, cerca una scusa plausibile per riuscire nell’intento.Dai versi catartici di una poesia sulla morte, recitati dall’altra figlia Assunta, tipino tutto particolare, estraniata dal mondo che la circonda ed immersa in quello musicale attraverso le cuffie che toglie di rado, la signora Maria ha l’idea “perfetta”.Francesco Di Sabato all’ oscuro di quanto sta accadendo in casa propria, si sforza di trovare un modo per portare clienti al proprio B&B e fa la conoscenza di una distinta signora (Amanda), titolare di un’Agenzia specializzata nel settore alberghiero.Amanda, in realtà, è una bravissima truffatrice che approfitta della situazione prospettata per far passare il modesto B&B, per una Clinica specializzata per persone particolari.Il ricovero del primo ospite (Cornelio), signore di nobili origini, creerà molti equivoci che porteranno i nostri protagonisti ad una lieta conclusione.

INFO per gli spettatori

L’ Officina dell’Arte comunica che oltre ai normali e consueti ticket point ufficiali:

TABACCHI BAGNATO Viale Calabria,256

ROMEO FIORI Sbarre Centrali,127

TABACCHI DECARLO Corso Garibaldi,83

BAR SAN FRANCESCO Sbarre Centrali,599

ed al nostro numero unico 348.4222915,

da martedi prossimo, e per i successivi martedi antecedenti ai nostri spettacoli in cartellone, ci troverete presso il botteghino del Teatro Siracusa Reggio Calabria dalle ore 17,00 alle ore 19,00…..per servirvi con allegria Emoticon smile

Domenico Severino torna e regala in anteprima “L’istinto”

E’ un figlio di questa terra che fa sognare i suoi fans e non solo, e che nella sua lunga carriera artistica, con un’innata maestria apre il cassetto dei ricordi di un passato che non può essere dimenticato proiettando nella buona musica italiana vecchie e nuove generazioni. Il maestro Domenico Severino il 18 Gennaio sarà al teatro “Siracusa” con il live “Grandi canzoni italiane”, un viaggio musicale scandito dalle note del suo piano e impreziosito dai ritmi del maestro percussionista Francesco Panchito Surace e dalle magiche atmosfere create dalle chitarre del maestro Peppe D’Agostino. Prima del grande evento inserito nel cartellone artistico dell’Officina dell’Arte, compagnia teatrale diretta dall’attore Peppe Piromalli, l’artista reggino ci svela qualche anteprima di un concerto che “catapulterà”  gli spettatori in un viaggio ideale attraverso 50 anni di storia di grande musica italiana e “bacchetta” quelle istituzioni che lo hanno lasciato fuori dall’hinterland. “Insieme ai miei due compagni di viaggio e grazie agli amici dell’Officina dell’Arte con i quali ho condiviso un progetto artistico di ampio respiro e che permette non solo agli artisti di questa terra di avere un loro e giusto spazio per esibirsi ma anche di poter fare arte nella propria città, tra la propria gente, darò il giusto tributo alla musica italiana – afferma il maestro Severino – Sarà un viaggio che omaggerà il grande Battisti e ci sarà un fuori onda con Ubaldo Pieralisi, nota voce nel settore del doppiaggio, che scandirà alcuni percorsi di questa nuova edizione del mio tour”.

L’Officina dell’Arte ha creato un cartellone artistico e tra i big ha scelto lei che pur essendo conosciuto e amato in Italia e all’estero, nella sua città però fa ben poco. Come si spiega questo?
“Il progetto realizzato da Piromalli e il suo team da voce alle varie ed eterogenee realtà teatrali inserendo all’interno del suo calendario un concerto che, come una cartina al tornasole, restituisce una chiara immagine non solo delle riconoscibili radici della musicalità italiana, ma anche di ciò che viene più apprezzato all’estero. Il 18 Gennaio, darò il mio contributo ad un gruppo di amici che amano l’arte e più che salire sul carro dei vincitori, starò sul carro per vincere con loro. La gente mi ha sempre voluto bene, sostenuto, incoraggiato e i miei concittadini hanno sempre partecipato ai concerti. Certo, mi sarebbe piaciuto che ci fosse stata una maggiore condivisione con le istituzioni locali, un confronto schietto e nella realizzazione di grandi eventi fossero presenti gli artisti reggini. Effettivamente, non c’è mai stata una grande cooperazione: non vi nascondo che quando sono stati fatti esperimenti cinematografici avrei partecipato volentieri dando solo e gratuitamente un consiglio artistico. I Brasiliani dicono che l’arte è incontro ma se uno non crea questi incontri è ovvio che non ci saranno mai. I reggini invece, sono stati sempre amici di Severino sin dai tempi di Piazza Camagna”.

C’è un pizzico di rammarico nelle sue parole o sbaglio?
“Io sono felice della mia carriera e delle scelte che ho fatto. Mi spiace solo che ancora oggi non abbiamo imparato a fare un gioco di squadra. Molti sono convinti che tutti sono artisti nati ma il difficile sta nel fatto di restare artisti nel tempo”.

Pianista, cantante, compositore e arrangiatore. Lei vanta numerose tournée internazionali. Come ci si sente quando si regala ad altri qualcosa di proprio, in questo caso la musica, dando però un’impronta personale a quelle canzoni che hanno fatto la storia?

“E’ sempre una grande emozione e  mi fa piacere esportare la musica italiana nel mondo. Io sono stato un precursore: ho iniziato 25 anni fa e oggi, tanti bravi colleghi portano fuori un patrimonio del quale noi possiamo esserne solo orgogliosi. Noi siamo un popolo di artisti, abbiamo delle eccellenze straordinarie che segnano questa esportazione culturale”.

Nel vasto panorama musicale italiano, come ha scelto le canzoni da inserire nel suo nuovo live teatrale?
“La selezione è stata naturale, sono riuscito tenendo presente sempre il mio percorso artistico, a creare un programma che, partendo dagli anni ’50, arrivasse alla melodia di oggi. Renzo Arbore diceva che dagli anni ’50 in poi, abbiamo assistito ad un’evoluzione della musica: siamo passati dalle canzoni all’italiana alla canzone italiana. E io ho semplicemente seguito un percorso già tracciato rivisitandone alcune per attualizzare la nostra tradizione. Da Buscaglione ricorderò il grande Paolo Conte per poi lasciarmi andare nella magia del maestro Gino Paoli sino ad arrivare a quelle indimenticabili pagine musicali di grande spessore poetico di De Andrè e Vecchioni”.

Progetti futuri.
“Ho scritto un brano inedito che mostrerà un Severino nuovo e lo farò ascoltare per la prima volta al pubblico del teatro Siracusa. Il brano si intitola “L’istinto” e invito la gente a fare ciò che sente, perché non sarà mai una scelta azzardata fare ciò che nasce dal di dentro. Io e la mia band siamo stati scelti anche dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero per un tour in Germania e in estate lo porteremo pure in Argentina. Qui ci aspettano tante comunità italiane per rivivere momenti di ottima musica italiana e riabbracciare un passato che è sempre vivo in un popolo che, pur lontano da casa, ama come il primo giorno la sua terra”.