Spettacolo 28 maggio – “La banda degli onesti”

di Grazia Candido – “Il passato è recente e parla per noi, il presente lo state vivendo insieme a noi, il futuro sarà continuare a sognare con tutti voi. Sommessamente e con il dovuto e doveroso rispetto, l’Officina dell’arte chiude la sua stagione con “La banda degli onesti”. Così l’attore Peppe Piromalli si congeda ma solo per il momento perché la sua compagnia è già in moto per l’estate e il prossimo inverno, con l’ultimo appuntamento del cartellone artistico messo in scena al teatro “Cilea”. Una stagione teatrale fatta di tanti successi, presenze artistiche del panorama nazionale, molti applausi, altrettanti apprezzamenti del pubblico e addetti ai lavori ma soprattutto, tanti messaggi lasciati sul web dalla comunità reggina e non, che sin dal primo appuntamento, ha seguito la “banda di folli menestrelli”. E per il gran finale, l’Officina dell’arte ha voluto omaggiare la coppia storica della commedia italiana, Totò e Peppino De Filippo, con un classico dei film girato nel lontano ’56 e ripreso da tante compagnie e grandi attori. Sul palco, si cimenteranno nelle incredibili avventure dei protagonisti, gli attori dell’Officina Antonio Malaspina, Patrizia Britti, Peppe Piromalli, Mariella Fortugno, Tiziana Romeo, Agostino Pitasi. Una commedia esilarante che vive delle gag, della mimica e delle battute di bravi attori reggini che lanceranno anche un messaggio da non trascurare: l’importanza dell’onestà. Un umorismo d’altri tempi inteso come la sana comicità che senza bisogno di inutili volgarità e doppi sensi, sa divertire ed insegnare. Insomma, l’Officina sposa un caposaldo del teatro e filmografia assolutamente imperdibile e la cui migliore recensione sarebbe la raccolta delle innumerevoli ed esilaranti battute di Totò.
“Non possiamo dimenticare gli irresistibili duetti di Antonio De Curtis e Peppino De Filippo – afferma il maestro Piromalli – Quella di Totò e Peppino è una comicità schietta capace di far scaturire la risata senza ricorrere a trivialità: con rodate gag che miscelavano avanspettacolo, la trascinante fisicità di Totò e la vis teatrale e sorniona di De Filippo, si creava un mix irresistibile che resta ad oggi inarrivabile e, purtroppo all’epoca, spesso sminuito da una certa critica snob e ben poco lungimirante. L’Officina dell’arte si accosta con molta umiltà a due colonne dello spettacolo provando a strappare qualche sorriso al pubblico e omaggiando grandi artisti la cui presenza scenica innata difficilmente può riprodursi. “La banda degli onesti” è un vero e proprio gioiello del “genere” – conclude Piromalli – Un capolavoro senza tempo, una comicità garbata e brillante. La pellicola riesce a divertire ancora oggi, ad oltre cinquanta anni dalla sua nascita a dimostrazione che il vero cinema d’autore italiano comico risiede nelle interpretazioni magistrali di suoi grandi maestri, Totò e Peppino de Filippo”.

Pablo e Pedro

Il 30 aprile avremo come ospiti “Pablo e Pedro” un duo cabarettistico che ha calcato i palchi dei programmi come Colorado Cafè e Zelig off.
Caratteristica principale dello spettacolo di cabaret di Pablo & Pedro è che non è mai uguale, ma cambia di serata in serata, a seconda dell’ispirazione e del pubblico in sala. Non vedrete mai, dunque, lo stesso spettacolo, perché Pablo & Pedro, grazie al loro intuito comico e alla capacità di improvvisare ed interagire con il pubblico, sanno adattare il loro vasto repertorio ad ogni situazione, affiancando ai loro cavalli di battaglia -tra cui gli ‘speedy sketch’, ‘gli incontri storici’, ‘i rapper’ e ‘Dio e l’Arcangelo Gabriele’- invenzioni umoristiche create sul momento con la passione fanciullesca per il gioco che da sempre li contraddistingue. Grazie alla loro comicità semplice, diretta e brillante, i due riescono nell’impresa di realizzare uno spettacolo leggero, esilarante e godibile.. Rispetto ai i temi, ai toni usati e alla cifra comica, lo spettacolo è adatto ad un pubblico di ogni età.
intanto godetevi uno spezzone dei loro sketch andati in onda su Zelig.

Spettacolo – 12 marzo 2016 – “Folli, sempre folli, fortissimamente folli”

di Grazia Candido – L’Officina dell’Arte si rimette in gioco e per il prossimo appuntamento al teatro “Cilea” è pronta a calcare la scena con una commedia molto divertente che però, con un pizzico di amarezza e sarcasmo, non dimentica di farci riflettere. Il titolo è fortemente emblematico, essendo lo spettacolo centrato su un’unica “protagonista”: la follia e proprio su questa si snoda la pièce “Folli, sempre folli, fortissimamente folli”, scritta da Antonio Malaspina, Peppe Piromalli e Patrizia Britti. Con questo spettacolo, la compagnia teatrale Officina in scena sabato 12 Marzo al teatro “Cilea”, si cimenterà in una commedia commovente dove non mancheranno ironiche battute. Ci si prepara per un percorso che avrà come filo conduttore il sorriso accostato ad una dovuta riflessione: il teatro non è solo risate a crepapelle ma è ragionamento, riflessione, valutazione del quotidiano. Sul palcoscenico, si alterneranno personaggi e situazioni legati fra loro dall’immancabile follia che ha accompagnato e accompagnerà chi di questo mestiere ne ha fatto una ragione. In un ritmo vertiginoso di un esilarante copione, il pubblico sarà “costretto” anche a riflettere e nello stesso tempo, ad analizzare una storia che incute qualche timore e porta a chiedersi fino a dove può spingersi la mente umana. Lo spettacolo è molto simile ad una fiction a puntate, in cui si rimane sospesi in attesa dell’episodio successivo. Per l’Officina dell’Arte è un’altra sfida: negli anni, il pubblico è stato abituato ad opere che strappavano continue risate e le messe in scena sono sempre state originali e prodotte attraverso lo spunto diretto degli attori. Con la pièce “Folli, sempre folli, fortissimamente folli”, si apre la parentesi della ponderazione, della discussione sino ad arrivare al risultato finale, ovvero gli applausi del pubblico. Protagonisti della commedia, i mattatori Peppe Piromalli, Patrizia Britti, Antonio Malaspina e Agostino Pitasi che metteranno in evidenza le difficoltà della vita, crisi, momenti di complicità e di ritrovata unione di un “folle” e famiglia nei suoi lati più comici e in quelli più amari.
“Il nostro intento è quello di far divertire e riflettere attraverso momenti di gioia – afferma l’attore Peppe Piromalli – Il viaggio dell’Officina dell’Arte finora è stato un successo non certo atteso e scontato ma adesso è giusto fare un ulteriore passo in avanti. L’arte porta alla luce stanando ed evolvendo quel qualcosa che va ben oltre la semplice battuta comica. L’arte crea e, soprattutto, non permette di tornare indietro. Il team Officina lo ha capito e vuole andare avanti per dimostrare che non c’è miglior palestra di vita se non il teatro ”.
L’Officina tratta sempre storie di vita catturate dalla realtà e trasportate su un palcoscenico e con estrema naturalezza, è capace di illuminarle e renderle protagoniste assolute. Perchè a teatro la scena è finta, i dialoghi sono finti, i personaggi sono finti. Ma ciò che è rappresentato è verità, è realtà, è vita.

Spettacolo “Dietro la Porta” – Battaglia e Miseferi

Tutto pronto per la prima nazionale a Reggio Calabria dello spettacolo “Dietro la porta” scritto e diretto da Gianni Quinto ed inserito nella kermesse teatrale dell’Officina dell’arte il prossimo 27 Febbraio al “Cilea”. Protagonisti della storia sono Armando e Giovanni, interpretati dagli attori Giacomo Battaglia e Gigi Miseferi, uniti dal solo fatto di aver vissuto la loro esistenza senza una fissa dimora, o come giusto dire da barboni. Entrambi morti, si ritrovano in un luogo sospeso dopo la vita e non avendo nessuna informazione sulla morte, non sanno se l’attesa davanti ad una porta sia il preludio a qualcosa che verrà. Inizia una lunga e strana conoscenza, fatta di discorsi privati, che ben presto diventano collettivi. Parlano della società e, senza mai giudicarla, la descrivono con semplici parole, loro che per tutta la vita sono stati spettatori silenziosi e invisibili. Un incontro metafisico tra due uomini ai margini della società; due ottiche differenti, due modi di guardare il mondo attraverso la medesima condizione. Entrambi hanno fatto delle scelte e, in queste scelte, l’unico punto di confronto che hanno vissuto nell’oblio e che hanno fatto dell’abbandono il loro prezioso ma decadente mezzo di comunicazione. Ed è proprio nella continua e stressante percezione di “esseri invisibili” che i barboni trovano un impagabile compagno di viaggio.

“E’ la maturazione di due uomini che passa attraverso diversi modi di esprimersi, dal silenzio al rapporto affettivo, fino ad arrivare alla presa di coscienza che si può influenzare al meglio qualsiasi ambiente una volta scelto – affermano i protagonisti – E lo fanno pensando, agendo, essendo loro stessi”. Una commedia tragicomica dove Giacomo e Gigi, attori di calibro, faranno riflettere tra sottofondi musicali di Sandro Scialpi, strappando anche qualche sorriso con alcuni racconti dove si ironizza sulla condizione di barbone e sulla vita che è cambiata in poco tempo.
“Abbiamo voluto inserire nel cartellone dell’Officina questa prima nazionale che parla di uno spaccato della società dando voce a due barboni che lo descrivono con semplici parole, loro che per tutta la vita sono stati spettatori silenziosi e invisibili – spiega il maestro Peppe Piromalli – Nelle nostre città vive un popolo marginale che non ha casa e fa della strada il proprio ambiente di vita: i clochard. La sofferenza più grande per i senzatetto non è la mancanza di un letto per riposare o di un pezzo di pane ma l’umiliazione di essere sfuggiti come cani randagi, di essere evitati, di non avere nessuno che dia la buona notte. Di non essere considerati uomini, con una dignità e un ruolo proprio nella società. I senza dimora non costituiscono una categoria sociale speciale. Non sono una fatalità. Sono la conseguenza della spietata organizzazione della società del profitto. Sono vere vittime”.
Dopo la prima a Reggio, lo spettacolo sarà in scena a Roma, in Puglia, in Sicilia e in altri teatri del Nord Italia. –